Il territorio della Valdichiana può vantare una lunga tradizione artigiana di cui le fedi chianine sono un ottimo esempio. Pur provenendo da ceti popolari, sono molto ricercate. Il detto popolare recitava “tra suocera e nuora non metterci il dito, mettici un anello”!
Lo stesso granduca di Toscana Ferdinando III è ritratto nel dipinto conservato nel palazzo Comunale di Monte San Savino con una fede chianina al dito. Questo gioiello ero nato per le fasce più povere della popolazione e alla fine del ‘700 nell’aretino le mani di abili artigiani che conoscevano l’oreficeria etrusco-romana, produssero molte di queste fedi nunziali popolari che si tramandavano da suocera a nuora.
Questo anello, a volte vistoso, era generalmente a forma di fiore con otto petali e uno centrale. Poteva avere anche motivi geometrici e riferimenti astrali: il sole era rappresentato dalla pietra centrale e la luna, con le sue otto fasi lunari, dalle otto piccole pietre incastonate in cerchio. In oro ramato, quindi leggero, era ottenuto attraverso l’incisione a bulino, il cesello, l’incastonatura di vetri, perle o pietre poco importanti ma molto luminose.
Molti di questi anelli sono andati perduti o gettati perchè ritenuti di poco valore e legati alla fatica del lavoro nei campi che si voleva in qualche modo dimenticare. Oggi sono molto rivalutati e legati indissolubilmente alla splendida terra della Valdichiana.